Jordan 4 Craft

Mo che c’entra la Jordan 4 Craft?

Tempo di lettura: circa 5 minuti

Non sono un estimatore delle J4: la suola dura, la pelle dura, quella somiglianza alla 3 ma che con la 3 non c’entra davvero niente… insomma, dopo aver venduto la Fire Red del 2020 ero rimasto senza la quarta variante della linea del più grande di sempre.

Sinceramente, non sapevo che avrei recuperato questa mancanza così velocemente. Invece eccoci qua.

Rhoncus custom sneakers

Genesi di Craft

Craft vuol dire “an activity involving skill in making things by hand“: letteralmente, fare qualcosa con le mani. Oltre alle facili battute che magari si possono prestare a questa frase (infantili!!! 😆), la proposta di Nike è interessante: in termini di interesse, la Jordan 4 è ormai esplosa, e anche la variante Canvas sembra aver colpito il cuore dei tanti appassionati nonostante i maggiori problemi di vestibilità.

Questa Craft, dunque, si prefigge di essere un’altra ramificazione della 4 come la conosciamo: una scarpa che “sembra” fatta a mano, con dettagli solo abbozzati e costruzione artigianale. Ma la domanda che ci poniamo è: Nike sarà riuscita nel suo nobile intento?

Ed ecco l’altra variante nel nostro multiverso

Fuori dal box nessuna pietà

Il box delle Craft è semplice, minimale, senza sorprese: il colore ricorda tremendamente le scarpe che vedremo dentro (compreso il Jumpman proprio al centro), ma poi dentro non c’è nient’altro che le varie cartine e le scarpe stesse.

Avrei forse preferito un bel box distressed o qualcosa che ricordasse una scarpa artigianale, come se fosse un paio trovato a caso in un magazzino, magari con un pezzo di scotch a tenere una parte rotta.

Invece è così, senza troppa personalità, con poco carattere.

Fuori dal box, la prima cosa che si nota è il color ghiaccio della scarpa: la pelle liscia della toebox fa effettivamente la sua figura, e i molti pannelli in suede danno l’idea di non essere la-solita-jordan-quattro.

Jordan 4 craft out of the box
Carina, dai

La prima occhiata è WOW, ma poi ti chiedi: ok, ma dov’è il “craft“?
E’ possibile che solo quella cucitura in punta, quel quadratino sulla caviglia e la linguetta che SEMBRA esporre la spugna interna facciano di questa 4 una scarpa fatta a mano?

No, per me no. Ci sono delle altre piccole accortezze, come il colore ossidato degli occhielli in gomma, le retine sostituite da pannelli in tessuto…

…ma solo guardandola approfonditamente ci si rende conto che sì, l’esperimento CRAFT può definirsi riuscito, considerato che questa resta una scarpa costruita in maniera industriale: il pannello interno alla caviglia è, ad esempio, realizzato con una pelle rovinata, mentre l’esterno è di pelle liscia; il suede in punta e sulla linguetta è molto più grezzo rispetto a quello delle Military Black e il look generale della scarpa è piacevole e distintivo.

Per renderla ancora più craft, ho sostituito i lacci con quelli delle J5 Khaled Sail, dando loro un look ancora più artigianale 👇

Jordan 4 craft con lacci buttermilk
Più belle così

I lacci sono molto simili a questi di Cordalabel!

I materiali non sono male

Se penso a come si piegano le J4 e a come si rovinano dopo un po’, avevo paura che queste Craft avrebbero fatto una brutta fine, considerata soprattutto la loro artigianalità. Invece, pur avendole stressate molto, devo dire che stanno facendo una bella figura sul lungo periodo: mi è capitato, purtroppo, di camminare tanto con queste J4 (scoprirete tutto nel prossimo paragrafo), ma mi sembra che la piega formatasi sia tutto sommato naturale, coerente con quello che i designer di Nike avevano in mente quando la concepirono, nel lontano 1988.

Il suede, già sporcato a causa di una scala mobile presa troppo di fretta, è in una posizione difficile da “tenere d’occhio” per mantenerlo pulito sul lungo periodo. Ma questo, si sa, è anche un po’ il gioco di usare le sneakers, isn’t it?

AHIA

Comunque, coi consigli di ABOYWHOFIX ho risolto e adesso è come nuova…almeno finché Bianca non deciderà che è arrivato il momento di qualche pasticcio 😂

Considerazioni sul fit

Per quanto riguarda la taglia, io sono andato true to size: ho quindi preso un 44.5, ma vi ricordo che di J3 uso invece il 44 e di J1 44.5…insomma, i miei piedi sono un bel casino 😂

Alcuni dicono che queste calzino più grandi rispetto alle solite, ma io, mettendoci le migliori solette che ho mai potuto provare (generiche ovviamente), non ho notato differenze e mi ci trovo abbastanza bene.

Le trovate cliccando sull’immagine!

Purtroppamente, queste J4 Craft continuano ad essere poco traspiranti e dure quando cammini per tanto tempo, e quindi finisce che devi sempre pensare a ciò che devi fare per decidere quando e come metterle. Se non ci pensi, infatti, torni a casa coi piedi che chiedono pietà, che in gergo sneakerheadiano si dice anche New Balance.

Ma quindi, si può comprare o no?

Che domanda… io, che sono un appassionato early adopter di cose nuove e sempre particolari, vi direi di sì: la Jordan 4 normale non mi piace, purtroppo. Stanno uscendo tanti colori (proverò anche la SB, in modo da poterle paragonare a queste SB) anche molto fighi, ma l’essere così dura e calda non me la fa piacere troppo.

Questa Craft, invece, riesce a convincermi per il colore particolare, i dettagli e il look al piede, che è sicuramente piacevole con tanti vestiti che ho nell’armadio. E’ un po’ outstanding, considerato il color ghiaccio e “giallino”, ma riesco comunque ad utilizzarla in varie occasioni senza pentimenti.

Per fortuna, la scarpa non sta andando a resell, per cui potrete fare una breve ricerca e capire che, con qualche decina di euro sopra il retail, ve la porterete ai piedi senza troppi patemi d’animo.

Certo, c’è chi dice che la Seafoam è più bella…ma non è la classica Jordan 4 uscita in 500 modi simili negli ultimi due anni 😉 ?

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