Aggiornamento: Recensione Air Max day qui
Ci sono certe giornate, durante l’anno, che aiutano gli sneakerhead a scandire l’inesorabile scorrere del tempo. Una di queste è, senza dubbio, l’Air Max Day, che cade ogni 26 marzo dal 2014 e che vuole celebrare una delle silhouette più riconoscibili della storia delle sneakers, creata da un architetto che non avrebbe nemmeno dovuto occuparsi di scarpe.
Un po’ di storia
Dopotutto, Tinker Hatfield aveva studiato architettura, e si era unito a Nike proprio in qualità di architetto, nel 1981. Nel corso degli anni, però, si rese conto che il suo talento e i suoi studi si potevano anche applicare al design, e quindi decise di mettersi a lavorare su una silhouette che avrebbe permesso a Nike di monetizzare al meglio l’hype creatosi attorno al marchio. Air Force 1, Air Jordan 1 High, Dunk: insomma, di carne al fuoco ce n’era già tanta, ma Tinker voleva qualcos’altro. E dopo aver visito il Centre Pompidou di Parigi, questo “qualcos’altro” si materializzò nelle sinuose linee dell’Air Max 1, la “nonna” di tutte le sneakers appartenenti alla linea Air Max.
Eppure, in origine il punto di forza estetico di questo modello, ovvero l’unità Air a vista, fu anche il suo principale punto di debolezza: il modello del 1986, divenuto quasi leggendario, presentava infatti una “bolla” molto più grande rispetto a quella che avrebbe poi presentato l’AM1 finale. Questa Big Bubble, però, era estremamente esposta ai tagli e agli sbalzi termici, per cui tendeva a “scoppiare” con molta facilità: Tinker, quindi, decise di ridurre le sue dimensioni e regalarci un modello iconico, che nel tempo ha visto non solo una marea di colourway diverse, ma anche una miriade di collaborazioni di altissimo livello. In ogni caso, per la storia completa di questa silhouette, vi rimando all’articolo scritto dal nostro caro Fabri.
Quando è nata questa giornata?
Il 26 marzo del 2014, quando ad uscire furono le Nike Air Max 1 Premium QS “Air Max Day”, una riedizione un po’ pazzerella delle AM1 OG uscite nel 1987: con il passare del tempo, queste sneakers hanno raggiunto quotazioni molto alte e oggi sfiorano i 1000 euro nella maggior parte delle taglie.
Cosa succede durante l’Air Max Day?
Per i resellers poco o niente, per chi ama le sneakers dal giorno zero molto (ma dipende, come insegna il terribile Air Max Day 2022): in parole povere, l’Air Max Day è una giornata in cui si celebra una silhouette storica, non lo sneakergame nato negli ultimi anni. Per questo motivo, abbondano live, sondaggi, discussioni con personaggi che hanno fatto la storia dello Swoosh: insomma, si fa community. Chiaro, Nike ci prova a lanciare qualche scarpa interessante, ma negli ultimi anni la delusione è stata tanta, soprattutto perché le release avvenute il 26 marzo sono state tutto fuorché grandiose: le ultime Air Max di altissimo livello ad uscire sono state infatti le 97 x Sean Wotherspoon del 2018.
Cosa aspettarci quest’anno
Niente di grandioso, almeno per chi, come detto prima, non ama la storia: live e contenuti interattivi creati appositamente per la community non mancheranno di certo. Allo stesso modo, verranno rilasciate due sneakers decisamente interessanti: una sarà la riedizione delle mitologiche Nike Air Max 1 “Big Bubble”, l’altra un modello assolutamente inedito, che prenderà il nome di Air Max Pulse. Come detto prima, niente pane per i resellini, ma per una volta va bene così.
Importante poi ricordare che all’Air Max Day parteciperanno anche alcuni retailer come SNS e Footpatrol, esattamente come successo nelle edizioni passate. Se non riusciste a coppare nulla su SNKRS, dunque, tenete gli occhi aperti e rimanete aggiornati seguendo Eyesonsneakers su Instagram o unendovi al canale Telegram che trovate qui in basso.
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Recap delle release attese per l’Air Max Day 2023
- Nike Air Max 1 ’86 Original “Big Bubble”
- Nike Air Max Pulse “Phantom”
PS. Sappiamo che qualcosa bolle in pentola anche a Milano: sembra ci sarà un evento nei pressi di San Siro. Per ora non abbiamo altre info, ma seguiteci su Instagram per saperne di più!
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